La ricetta del tiramisu tradizionale

A grande richiesta delle mie due bimbe e del mio “Conte Max”, nei giorni scorsi ho deciso di preparare il Tiramisù.

Qualcuno di voi potrà chiedersi come mai proprio il Tiramisù, un dolce che un po’ tutti conoscono e che almeno una volta nella vita è da provare in cucina: semplice, anche noi abbiamo voluto celebrarlo il 17 gennaio, giornata che tutto il mondo dedica a questo dessert tutto italiano che negli anni ha riscosso e continua a riscuotere tanto successo.

Forse tutti già conoscerete la ricetta ma molti forse non sanno che questo delizioso dolce ha origini venete ed in particolare trevigiane.
Sembra che l’invenzione del Tiramisù risalga agli anni ’50 e che la prima a metterci le mani sia stata la signora Campeol dell’“Antico Ristorante Beccherie” di Treviso, che durante l’allattamento cercava qualcosa che rispondesse al suo “tìrame su!”.

Diversamente, ho scoperto che una delle leggende che si sono sviluppate intorno al Tiramisù, narra di un Conte molto ambizioso e stravagante (e qui riconosco qualcuno…) che prima di recarsi a Treviso per le serate mondane, era solito fermarsi in un’osteria dov’era atteso da donnine pronte a farlo divertire.
Un giorno la titolare dell’osteria preparò il Tiramisù e lo offrì al Conte che mangiandolo si sentì subito ringiovanire, tanto da riuscire a rimanere più a lungo del solito con le sue donnette.

In ogni caso, l’aggiornamento che posso inserire questa sera, 11 novembre 2015, mentre mi trovo nella Capitale in compagnia del mio Conte, è che il tiramisù di Treviso fu poi esportato a Roma nei primi anni ’70 da uno jesolano che ne portò la ricetta al ristorante Arancio d’Oro. “Ah! Sei di Jesolo!” dice il ristoratore a mio marito che, al solito, attacca bottone appena entrato “Nel 1971 arrivò un nostro nuovo collaboratore proprio da Jesolo e ci portò a Roma il tiramisù: un successone! Pensa che i fornitori non conoscevano il mascarpone ed impazzirono per procurarcelo!”.
Ecco, Nicola aggiunge: “Jesolo über alles” 😉

Esistono molte varianti al classico Tiramisù preparato con uova, zucchero, mascarpone, caffè e Savoiardi: molti lo preparano con i biscotti secchi al latte, altri con i Pavesini, altri ancora con la Nutella, con la panna o con lo yogurt.
Una ricetta molto golosa è quella del Tiramisù alla fragola o alla frutta, una variante sicuramente più estiva che vi posterò tra qualche tempo.

Il mio Tiramisù

Per prepararne la quantità di una pirofila uso:
4 uova
2 cucchiai di zucchero per ogni uovo
500gr di mascarpone
400gr di Savoiardi (più o meno)
caffè q.b.
cacao in polvere per guarnire

Nella mia ricetta, il caffè dove vengono inzuppati i Savoiardi è allungato con il latte in modo da renderlo più leggero e più piacevole al palato delle mie piccole.

1 – Con le fruste mescolate i tuorli allo zucchero e solo dopo aggiungeteci anche il mascarpone.

2 – A parte montate gli albumi a neve.

3 – Amalgamate gli albumi al composto di tuorli, zucchero e mascarpone ricordandovi di effettuare un movimento dal basso verso l’alto per non smontare le uova.

4 – Uno alla volta, imbevete i Savoiardi nel caffè tiepido ed adagiateli subito sulla pirofila, per formare il primo strato di biscotti.

5 – Sopra ai biscotti inzuppati stendete un abbondante strato di crema; poi ripetete i biscotti e di nuovo la crema come vi mostro nella foto della ciotola che ho preparato a parte.

6 – Infilate il dolce in frigo e lasciatelo riposare per almeno 12 ore. Una volta che i gusti si saranno mescolati cospargete di cacao la parte superiore del vostro Tiramisù e il gioco sarà fatto!