Il “Made in Italy” si vede dalle piccole cose, come dai termini; per i puristi non si dovrebbe nemmeno dire “Made in Italy”, bensì “Prodotto in Italia”. Ma si sa che poi all’estero fanno tutti fatica a capirti.
Sembra che le uniche parole italiane che capiscono siano spaghetti-pizza-bungabunga-Ferrari.

E allora ginniche, non sneakers da uomo!
In casa Springa si producono “ginniche” artigianali come piacciono a noi; ogni paio è fatto a mano ed è un pezzo unico, irriproducibile, risultato di una ricerca di materiali all-around-the-world, ma soprattutto di un sempre diverso assemblaggio di materie prime e tessuti vintage e riciclati: pneumatici in smaltimento, vecchie t-shirt, giacche, sacchi del caffè, camicie hawaiane e cravattini.

I due punti cardine di questa stagione ci sono tutti: cravatte e camouflage.
I ritagli di vecchie cravatte sono stati riutilizzati per creare qualche dettaglio delle diverse tomaie, il tipico camo, invece, lo si trova soprattutto stampato sulla gomma delle suole.

E anche se è noto che le forme “alla Converse” vengono prodotte per lo più in Asia, Springa invece le realizza in Italia, all’interno di una fabbrica nella campagna toscana, utilizzando vecchi macchinari per quella che in gergo si chiama vulcanizzazione.

Le Springa sono artistiche e selvagge, l’accessorio perfetto per dare un tocco aggressivo a tutti i look, anche al più sobrio “chinos e camicia”.
Se volete qualche idea su dove fare qualche acquisto tutto al maschile, in questo link Springa ha pubblicato la lista dei suoi rivenditori ufficiali.

TESTI e FOTOGRAFIE © Stefano Benvenuti per Tweedot blog magazine. Tutti i diritti riservati.

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