C’era una volta lo Scarabeo, quel gioco che tanto amavamo, dove si costruivano le parole su un tabellone. E vissero tutti felici e contenti fino al giorno in cui Ruzzle fece la sua comparsa nel web e negli store.
Niente più che un tabellone di sedici lettere con le quali si devono comporre più parole possibili di senso compiuto in due minuti. Ovviamente il divertimento è stracciare letteralmente l’avversario in una battaglia all’ultima sillaba.
Tre round per ogni partita, dove l’abilità sta nel creare parole che intreccino le varie lettere bonus sparse nel tabellone e contraddistinte da un colore differente.
Gli sviluppatori della Mag Interactive si sono basati sul noto vocabolario Zingarelli per la versione italiana del gioco. Quindi inutile nascondere una sconfitta dietro la scusa delle parole “inventate”.
E’ necessaria la connessione ad internet perché il gioco sta nello sfidare i giocatori che si trovano online, ed è inoltre possibile la connessione a Facebook e Twitter che dà la possibilità di gareggiare contro i propri contatti e far sfoggio dei propri risultati.
In alternativa ci si affida a Ruzzle per la scelta casuale dello sfidante.
Sei stato battuto? Poco male, chiedi la rivincita!
Di certo gli sviluppatori della Mag Interactive non si sarebbero mai aspettati una tale popolarità in così breve tempo. Ma il fatto è che Ruzzle è diventato un must, tanto che si sta organizzando il primo torneo italiano di Ruzzle online, al quale parteciperanno anche diverse personalità note e VIP attualmente in allenamento nella modalità “esercitazione” disponibile nella versione Premium.
E’ recente la notizia di una possibile trasmissione televisiva condotta da Gerry Scotti che vedrebbe i partecipanti sfidarsi a colpi di Ruzzle. Il presentatore ha dichiarato che Ruzzle “Assomiglia maledettamente ai miei due giochi del cuore: i cruciverba e il quiz televisivo ‘Paroliamo’. Penso che si possa sviluppare in tv, per questo sto già lavorando al progetto. Potrebbe diventare una gara a due o a quattro concorrenti, vediamo”.
E per chi ama giocare “sporco” sono nate anche le applicazioni Cheat for Ruzzle per Ios e Ruzzle Solver per Android, che trovano automaticamente le parole nel tabellone.
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C’è chi ama vincere facile.
Sono anch’io nel tunnel di Ruzzle. Di certo a volte ci si chiede se le parole siano effettivamente esistenti. Però a quanto vedo c’è lo zampino di Zingarelli, quindi sono io che non le conosco ;-p
Bello!
Grazie Vincenzo! A quanto pare se Zingarelli dice che una parola esiste…impossibile dubitarne!
Stefano