Qualche giorno fa è scomparso Pietro Mennea, “La Freccia del Sud”.
Fin da bambino mi sono sempre chiesto come un uomo dall’apparenza così normale potesse aver sorpassato per 17 anni il dominio afroamericano nelle discipline atletiche riguardanti la velocità.
Appena ho sentito la notizia, come un flash mi è tornata in mente la foto del suo arrivo al traguardo vittorioso. Il ricordo non era nitidissimo, ma quando ho cercato su google ho trovato l’immagine e mi sono detto “Sì, è lei”.
Come può una foto diventare un’icona e un ricordo indelebile?
Ho selezionato alcune delle immagini sportive passate alla storia, guardatele.
Muhammad Ali VS Sonny Liston – 1965
Nell’era del dominio della mafia, in un’atmosfera di tensione e paura, dopo nemmeno un minuto Ali con un pungo apparentemente innocuo stende a terra Liston; fra l’altro anche l’arbitro si dimentica di contare… sì, ha tutta l’aria di una combine, e lo scatto in cui Muhammad esorta l’avversario ad alzarsi è divenuta un’icona dell’epoca.
La Mano di Dio. Diego Aramando Maradona – 1986
Come commentare questa foto… Maradona era talmente forte che poteva segnare anche con le mani.
The Air. Michael Jordan
Per acclamazione il miglior giocatore di basket di tutti i tempi. In onore delle sue evoluzioni in schiacciata, la Nike gli dedicò una linea di abbigliamento, in particolare le scarpe denominate appunto Air. Sì, un suo volo ha dato vita al logo di questa linea.
Imola, curva Tamburello. Ayrton Senna – 1994
Ricordo ancora quel giorno, ero nella taverna di casa che facevo un riassunto per la scuola e ho sentito gridare mio padre dal piano di sopra: “Accendi la tv! Accendi la Tv!!!”, e la prima scena che ho visto è stata questa immagine nel replay dell’incidente.
L’inizio della leggenda. Rossifumi. Valentino Rossi – 1997
Sono particolarmente legato a questo pilota. Lo incontrai al Motor Show di Bologna allo stand Aprilia nel 1996; nessuno lo conosceva all’epoca, aveva vinto una sola gara e ottenuto qualche buon piazzamento, ma in una di queste corse arrivò terzo e nel giro d’onore impennò come un matto e ricordo che pensai: “Cavoli, questo è fuori di testa, mi piace!”. Così via di foto e autografo, e tornato a casa raccontai tutto ai miei amici che, ricordo bene, mi risposero: “Ma chi caxxo è ‘sto Valentino Rossi???”. Sorrido ancora.
Mondiali di Calcio. Fabio Grosso – 2006
Un po’ troppo recente per diventare leggenda, ma l’esultanza di Grosso dopo il goal alla Germania mi fa piangere ancora adesso.
Quando penso a quei mondali è il primo ricordo che mi riaffiora: sembra dire “Non ci credo! Non ci credo! Non ci credo!”.