“L’educazione siberiana è uno strano tipo di educazione. E’ un’educazione criminale, ma con precise e, a volte sorprendentemente condivisibili, regole d’onore”.

La storia raccontata nel romanzo di Nicolai Lilin ha trovato nella regia di Salvatores una trasposizione molto avvincente e fedele che non lascia nessun dettaglio al caso per l’intera durata della proiezione.
Una vicenda di un decennio che ripercorre la vita di Kolima all’interno del microcosmo degli Urka siberiani in una società comandata da regole tanto semplici quanto rigide.
Una vita votata alla “criminalità” che nel film non appare poi così sbagliata.

Il mondo descritto ha del surreale, le regole della comunità criminale sono basate su onore, famiglia, armi, in cui i peggiori nemici della comunità sono banchieri, poliziotti, usurai e il migliore amico di ogni criminale che si rispetti è la picca: un coltello a scatto.

Facile che ognuno si sia immedesimato nel principio (quasi profetico) dettato dal capo della comunità, Nonno Kuzja: “È folle volere troppo. Un uomo non può possedere più di quello che il suo cuore può amare!”.

Nella comunità criminale le storie di ogni persona sono incise in maniera indelebile sulla pelle di ognuno.
Non è un caso che lo stesso Lilin viva in Italia dal 2003 e si dedichi a tempo pieno alla nobile arte del tatuaggio.

“I nostri tatuaggi servivano a passare informazioni senza essere scoperti dai nemici. Il tatuatore era una specie di sacerdote, a cui si confidano le cose più intime perché le traducesse in segni. Ho imparato a farli da bambini e non ho mai smesso.”

L’educazione siberiana implica discrezione. Mostrare i tatuaggi a chi non li può leggere e tantomeno capire è come mettersi a nudo e tradire la propria cultura.

Nicolai Lilin ha dato vita al Kolima Contemporary Culture, uno spazio interamente dedicato alla cultura dove trovano vita arte, musica e disegno in un unico spazio. Kolima Lab. è un laboratorio di disegno e di tatuaggio tradizionale siberiano in cui Nicolai Lilin continua la sua attività legata al tatuaggio siberiano.

Nicolai ha studiato per diventare un kol´sik, che nella lingua criminale significa letteralmente “quello che punge”, da un anziano maestro tatuatore siberiano.

Educazione Siberiana è quindi qualcosa con la quale fare un primo incontro.
Sicuramente il film è da vedere; un cast eccellente tra cui compare John Malkovich e una sceneggiatura che ripercorre fedelmente le parole dell’autore; il libro vi terrà di certo inchiodati alle pagine, tanto da far quasi sentire odori e rumori provenienti da quell’angolo sperduto di mondo.

Consiglio: leggetevi prima il libro, sicuramente apprezzerete di più la pellicola!
 
 
PH:
Claudio Iannone
Kolima.it
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