Qualche sera fa ero al telefono con una delle mie amiche-sorelle. Stavamo chiacchierando del più e del meno quando lei (fidanzata da un mucchietto di anni) mi chiede: “Tu che fai quest’anno per la festa di San Valentino?”. Idee per San Valentino? Io ho cominciato a grattarmi.

Del perché il solo sentir nominare il santo protettore degli innamorati mi causi un’orticaria mi è tutt’ora ignoto anche se, confesso, sospetto di aver avuto l’imprinting da piccina, quando le cugine più grandi me ne insegnarono la filastrocca, raccomandandosi di tenerla sempre bene a mente, che recitava:

“San Valentino è la festa di ogni cretino che crede di essere amato ma che poi resta FREGATO!”

 

 

E come me, tutte le ragazze allergiche a fidanzamenti-cuorirossi-cenetta-candele-romanticherie subiscono ogni anno una serie di domande di questo genere da amici e parenti:

“Allora… ti sposi?”
“MA NO! Perché dovrei?!?”
“Ah (pausa). Quanti anni hai, ORMAI?”
“Ventisette! No aspetta… ventotto… e poi cosa vuol dire ormai???”
“Va bene, ho capito. Sai che la cugina della vicina di casa della zia si sposa? Ha 24 anni”.
“Beh, decisamente interessante, grazie di avermelo detto. Me lo stavo giusto chiedendo stamattina, mentre cercavo di fare le pulizie correndo per casa con le mie nuove pantofole antipolvere e lucidanti, prima di andare a lavorare per le mie solite dieci ore”.

Così, puntualmente, senza peraltro sapere se stiamo frequentando qualcuno o meno, ci vengono presentati personaggi curiosi – ed alcuni anche interessanti, immagino – che potrebbero essere i protagonisti del film “La rivincita dei nerd – II atto” (e per quanto mi riguarda, la cosa si è intensificata da quando qualcuno ha spifferato che ho allungato 20 euro alle reliquie di San Valentino, nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, a Roma. Cazzarola.).

 

 

Comunque, conflittualità inconsce a parte, la verità è che la giornata di San Valentino mette una certa ansia a tutte le donne: sia alle single subissate da domande indiscrete che alle accoppiate che avranno un bel daffare ad organizzare la serata perfetta nei minimi dettagli. Per fortuna, per chi ha poco tempo, tv, internet e riviste danno una gran mano a scovare idee per un San Valentino all’ultimo grido.

 

Il regalo

Regalo certamente gradito se il vostro compagno appartiene al genere sopra raffigurato, potrebbe essere un puzzle con i vostri bei faccioni. Basterà fornire una vostra foto e ordinare online il formato preferito. Massimo risultato con il minimo sforzo.
Se siete agli inizi della storia e non avete ancora l’uomo in pugno, suggerirei di ordinare quello da 10.000 pezzi, tenendo ben presente però che, nel caso la storia vada male, vi troverete a finirlo tra un singhiozzo e l’altro da sole, perché dubito che qualche amica verrebbe a darvi una mano.

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Se invece nemmeno voi siete grandi appassionate di questo genere di cose, ma ci tenete ad essere sempre presenti nella vita e nella casa del vostro compagno, recuperate una delle vostre foto migliori e fatela stampare su cuscini o coperte. Regalo, questo, usato anche come stratagemma per inibire il vostro uomo a portare a casa altre donne, poichè tubare appoggiandosi alla faccia della fidanzata ufficiale pare crei un certo imbarazzo.

 

La cena

Se si cena fuori o se saccheggerete la gastronomia, il problema non si pone.
Se invece sarete costrette a cucinare, non avete scelta: senza stampini a forma di cuore non andrete da nessuna parte, perché tutte le ricette proposte dai giornali di cucina contemplano solo pietanze di quella forma.

 

 

Il dopocena

Ecco il momento clou della serata quando, se il vostro lui non starà già russando sul divano sbronzo o se non ci sarà qualche partita, potrete ammaliarlo mettendo in pratica lo spettacolino di burlesque imparato dai vari tutorial di YouTube.

 

Così, sfilato il vestitino e le autoreggenti, sfoggerete il completino intimo più in voga per il San Valentino 2013 ideato da Philippe Matignon: reggiseno bianco verginale e slip coordinati che, Attenzione-Attenzione, sul lato B hanno due simpaticissime taschine dove inserire le iniziali della coppia!
Certo, se doveste passare tutta la sera con il dubbio di aver messo le iniziali sbagliate, meglio optare per qualcosa di più basic.

 

 

Se non vi è ancora venuta l’ansia, avete tutta la mia stima.
Io, personalmente, preferisco continuare a seguire gli insegnamenti di quella figona di Cindy Lauper, anche il 14 febbraio.

Have a nice Valentine’s Day!

 

 

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TESTI © Giulia Battistel per Tweedot. Tutti i diritti riservati. – IMMAGINI © Gazduna – Annie Wang – antipastiveloci.it – Alain Ducasse – Alexander Strizhelchik – UK Party Warehouse