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Giorno della Memoria

Il buco nero nella storia dell'Europa

Anche domani 27 gennaio 2013 sarà celebrato il Giorno della Memoria, così chiamato per ricordare i più di 6 milioni di vittime, tra cui ebrei, omosessuali, zingari, avversari politici e tante altre sfortunate persone, che hanno subito sulla loro pelle, fino alla morte, le orrende persecuzioni da parte dei nazisti.
Questo giorno è stato scelto perché, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa riuscì ad aprire i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo intero le atrocità compiute in quei luoghi.

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Ci sono alcuni posti dove si avverte in maniera toccante il ricordo di quei tragici avvenimenti.
Uno di questi è il Memoriale all’Olocausto, inaugurato a Berlino nel 2005, su progetto di Peter Eisenman: una superficie di 19000 metri quadrati occupata da 2711 stele in calcestruzzo, con una base di eguali dimensioni, ma di altezze diverse (più alte al centro), per trasmettere al visitatore un senso di angoscia e di solitudine.

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All’angolo, un museo sotterraneo, in cui si può approfondire la storia della politica nazista sullo sterminio, con la conoscenza dei luoghi nonché con il racconto di alcune delle innumerevoli storie personali dei perseguitati: in una sala, una voce legge ad alta voce il nome e la biografia di ogni vittima dell’olocausto, un lunghissimo elenco (peraltro incompleto) della durata di 6 anni, 7 mesi e 27 giorni.

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A Monaco di Baviera, invece, i resti della Sinagoga distrutta dai nazisti sono serviti come base per il rinnovato quartiere ebraico in pieno centro della città, nei pressi di Viktualienmarkt.

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La Sinagoga, chiamata Ohel Jakob (la tenda di Giacobbe) è stata inaugurata il 9 novembre 2006, a 68 anni dal giorno in cui Hitler ordinò la distruzione di tutte le Sinagoghe nel suolo germanico (la “Notte dei Cristalli”).
La struttura esterna è alta 28 metri, ricorda il Muro del Pianto di Gerusalemme, ed è ricoperta da una cupola in vetro formata da una struttura che richiama le Stelle di David.

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A Budapest, sulle rive del Danubio, troviamo invece un’altra toccante testimonianza della barbarie nazista: le Scarpe sulla passeggiata del Danubio, un memoriale creato da Gyula Pauer e Can Togay, per le 60 vittime di una fucilazione eseguita da Arrow Cross nel pieno della Seconda Guerra Mondiale.

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Le sessanta paia di scarpe sono poste lungo quaranta metri di banchina, a ricordo del punto in cui avvenne l’esecuzione, laddove poi le vittime sarebbero cadute nel fiume e i corpi trascinati via dalla corrente.

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Per approfondire la storia del popolo ebraico, ma anche per scoprire la sua vitalità sopravvissuta ai giorni nostri, è possibile fare una passeggiata nel Ghetto di Venezia, il più antico del mondo, poco distante dalla stazione ferroviaria: in esso, accanto ai tradizionali ristoranti con le specialità kosher ed ai negozi che vendono dolcetti tipici della tradizione ebraica, è possibile visitare le due Sinagoghe ed il Museo Ebraico, in cui è possibile ricostruire la lunga e tormentata storia di questo popolo.

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CONTACTS:
Museo Ebraico di Venezia
Cannaregio, 2902/b – 30121 Venezia
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17.30, in estate fino alle 19.
Tel. 041 715359

PH:
marcellian.com
sacred-destinations.com



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