Un appassionato di style dove sarebbe potuto essere la scorsa settimana?
Alla fiera enogastronomica del gnocco fritto in quel di Osteria Grande a Bologna? Al mercatino dei presepi di Natale con il fuso orario nel quartiere spagnolo di Napoli?
Anche se quella del gnocco fritto era una possibilità che mi attirava molto, mi sono diretto in quel di Firenze presso la Fortezza dove si svolge la fiera dell’abbigliamento maschile, il Pitti, per cercare come ogni anno di capire quali saranno le tendenze per il prossimo autunno inverno 2013/2014.
La prima cosa che mi ha colpito è che all’entrata della fiera era presente un plotone di giovani blogger che immortalavano gli outfit più improbabili indossati da persone provenienti da diverse culture e paesi.
Sì, perché solo durante questo tipo di eventi, come succede anche al Bread and Butter di Berlino, scatta uno strano meccanismo nella mente di alcuni individui fashion addicted, che devono cercare di sfoggiare il look più ricercato e la maggior parte delle volte creano degli outfit degni di Teomondo Scrofalo, noto pittore sponsorizzato da Ezio Greggio nel programma comico Drive-In degli anni 80!
A prescindere da ciò, come ogni anno, è sempre interessante cercare di intravedere le future tendenze e questa volta ho trovato conferma della mia convinzione: i giapponesi già da alcuni anni sono “avanti”.
Negli stand delle griffe più conosciute non c’era nulla che personalmente ha suscitato in me stupore o fibrillazioni ma la parte della fiera che mi ha incuriosito di più è stata quella dedicata al future urban.
La mia attenzione è stata rapita da un brand Giapponese di Tokyo: A(LeFRUDE)E.
Dal nome, ai tessuti utilizzati, alle idee, tutto è stato studiato con estrema accuratezza.
Partiamo dal nome: A(LeFRUDE)E è un nuovo termine, pronunciato in inglese, il cui significato si riferisce al frutto proibito “Le fruit defend” esistito tra Adamo ed Eva.
Anche il simbolo è stato curato nei minimi particolari ed è rappresentato da una mela, simboleggiante il frutto proibito, che traspare in tutti i capi di abbigliamento.
I tessuti: era inevitabile che uno stilista che utilizzi il Tweed, “anima e core” di questo blog, risulti il mio preferito!
Qui di seguito alcune foto che ho scattato presso il loro stand, aiutato da un simpaticissimo addetto alle PR che mi ha aiutato in questo super servizio fotografico!
Qui di seguito un pacchetto camouflage.
Parka mimetico
Pantalone mimetico
Giacca mimetica imbottita
Smanicato imbottito camouflage
Qui di seguito invece il pacchetto in Tweed.
Ogni capo presenta internamente l’etichetta che certifica che il tessuto utilizzato è il vero Harris Tweed, ossia la qualità più pregiata del Tweed.
Giacca in Tweed con inserti in panno
Parka in Tweed con inserti in panno Blu elettrico
Bomber “Spaziale” con maniche a contrasto in pelle off-white
Pantalone in Tweed con dettaglio di nastro di raso sulla gamba
Come potevano mancare le “babucce”??
Nel look-book di A(LeFRUDE)E ho trovato geniale l’idea della scelta dei modelli: sia ragazzi giovani che spettacolari vecchietti alla moda; il tutto in foto stile vintage! Notate anche le scarpe!
Old Style
Giacca e jeans cimosati
Trionfo del Tweed
A pesca con stile
Nei prossimi post vi parlerò dell’utilizzo del Tweed nella moda Giapponese.
Dite che sono impazzito? Devo contraddirvi, perché il paese che risulta più sensibile all’utilizzo di questo tessuto nobile, dopo l’Inghilterra, è proprio il Giappone.
Alla Prossima Tweedottata!
Seguiteci nei social networks!
Trovate Tweedot blog magazine su facebook | Twitter | Google+ | Pinterest | Instagram 😉
PH:
Luca Carretta
a(LeFRUDE)E
Pitti Immagine